Trekking nel Salento, il piacere di camminare tutto l’anno.

trekking tra i prati in fiore del Salento

Se camminare, come oramai concordano tutti gli esperti, fa bene alla salute, perché non unire il piacere della passeggiata alla riscoperta dei paesaggi e dell’aspetto più autentico e particolare del Salento?
In fondo, se ci pensiamo bene, per camminare non servono doti ed equipaggiamenti particolari, ma solo tanta volontà. Proviamo a lasciare da parte l’auto, le palestre o il divano, indossiamo un paio di jeans, maglia, scarpe comode e adatte, cappellino, borraccia e via, camminare è un modo economico per tenersi in “allenamento”, respirare a pieni polmoni e scaricare le tensioni con effetti benefici anche e sopratutto sul nostro umore. Camminando impariamo a stare in silenzio, ad ascoltare i suoni della natura, a sentire il profumo della terra bagnata dalle prime piogge.
Camminare è come fare un piccolo viaggio, fuori e dentro noi stessi alla riscoperta di nuovi sentieri e dell’intrinseco legame con la natura alla quale apparteniamo. Questo è trekking? Tecnicamente forse no, ma che l’uscita si chiami escursione, passeggiata o semplicemente camminata poco importa in questo contesto, l’importante è farlo seguendo ciascuno le proprie propensioni ed il proprio istinto.
Per gran parte dell’anno, tranne i mesi veramente caldi, è possibile praticare il trekking. Anche in inverno il clima è particolarmente favorevole e la programmazione delle uscite domenicali è particolarmente ricca. Per camminare in gruppo, infatti, c’è solo l’imbarazzo della scelta perché le proposte e gli itinerari sono veramente tanti e per tutti i gusti. Sempre più spesso gli accompagnatori sono guide esperte e questo rende il percorso un’autentica scoperta. Si può scegliere di seguire un gruppo perché ci incuriosisce la zona dell’itinerario, o perché predilige l’aspetto archeologico piuttosto che quello naturalistico, perché il cammino si presenta difficoltoso e questo ci piace, o perché è lento e rilassante ed è quello che ci interessa in quel momento.
E se invece volete essere liberi ed organizzare l’uscita anche da soli, allora potete percorrere gli itinerari già tracciati e resi fruibili, anche senza l’aiuto di una guida. Ci si accorda con amici, anche tra famiglie con bambini al seguito, mappa alla mano e si parte per esempio per il sentiero delle Cipolliane, all’interno del Parco Costa Otranto Santa Maria di Leuca- Bosco di Tricase. Imboccando il sentiero da località Ciolo (segnalato da un apposito pannello) nei pressi del famoso ponte, si prosegue risalendo la costa fino a Novaglie per circa 2,2 km… una passeggiata di incantevole bellezza tra la roccia e l’azzurro del mare! Ma questo è solo un assaggio perché gli itinerari sono tanti e particolarmente suggestivi, come quello sulle zone umide delle Cesine, la riserva Naturale Oasi WWF, o quello più selvaggio di Porto Selvaggio e della Palude del Capitano. E poi ancora il Parco Naturale Regionale di Ugento, quello dell’isola di S. Andrea e Punta Pizzo a Gallipoli ed il Parco Naturale Regionale Bosco e Paduli di Rauccio. Insomma un grande varietà di paesaggi, tantissime specie di piante e fiori spontanei che qui, nel Salento, hanno trovato le condizioni ambientali ideali per crescere.
Per gli appassionati dei cammini lungo i sentieri dell’antica via Francigena, il percorso che conduce sino all’estremità del Salento a Santa Maria di Leuca, sarà un viaggio anche spirituale alla scoperta dei luoghi di culto e di ristoro dei pellegrini medioevali.

Camminare dunque ci riavvicina alla natura e alla nostra storia, perché ci permette di riscoprire la bellezza del paesaggio e dei tesori che esso custodisce; ci rende inevitabilmente consapevoli del fatto che siamo noi i primi a dover valorizzare e conservare questo patrimonio inestimabile per le future generazioni.
Il Salento quindi non è solo il mare, le spiagge assolate e le scogliere da visitare d’estate. Il Salento è anche la meta giusta per dedicarsi al trekking e alle passeggiate insieme ai bambini, perché i percorsi sono veramente alla portata di tutti. Prenotando i fine settimana presso i B&B delle zone che si intendono visitare, si avrà la possibilità di partecipare anche alle sagre d’autunno, che in Salento, hanno il profumo delle pittule preparate con l’olio appena spremuto (come vuole la tradizione), della carne di maiale arrostita o lessa, dei pezzetti di cavallo e delle “cicorie a minescia”. Se scegliete di trascorrere qualche giorno di vacanza a dicembre, al trekking abbinerete anche la visita ai presepi del Salento: un autentico viaggio animato attraverso la storia e le tradizioni artigianali e gastronomiche del territorio.
Prolungare la vacanza sino a gennaio sarà l’occasione di poter assistere anche alla suggestiva Focara di Novoli, un evento che ormai ha varcato i confini nazionali.
La settimana di Pasqua nel Salento ha un fascino particolarmente suggestivo, difficile da descrivere. Si respira aria di festa con le Tavole di San Giuseppe per immergersi in un’atmosfera mistico-religiosa e folkloristica durante i Riti della Settimana Santa a Gallipoli e Galatina. Pensare anche a pochi giorni di vacanza per i ponti del 25 aprile e quelli di maggio, perché  sono i periodi dell’anno in cui proliferano gli itinerari in lungo ed in largo per tutto il Salento. A tutti gli itinerari più lunghi e impegnativi si aggiungono anche delle piccole e piacevoli escursioni organizzate da associazioni locali, Pro loco e IAT. Spesso si tratta di escursioni finalizzate alla scoperta dei luoghi in cui ci si trova a soggiornare, percorsi naturalistici anche in bici oppure cammini alla scoperta delle bellezze artistiche ed archeologiche locali.